Il Progetto

Vendemmia a Torino – Grapes in Town è una manifestazione dedicata alla promozione del vino piemontese ideata da Eventum nel 2017 con il supporto di Regione Piemonte, che fin dal primo anno ha registrato un grande successo per il tipo di format che si basa anche e soprattutto sulla valorizzazione del territorio. Dalla prima edizione l’evento è stato organizzato e promesso insieme all’altro grande evento a Torino, “Portici Divini”, organizzato dalla Fondazione Contrada ONLUS.

90000
persone durante l'edizione 2022

Durante la prima edizione le sedi delle location erano quasi esclusivamente nella città di Torino, poi grazie ad un lavoro di ricerca e sinergia con i consorzi, le ATL e le associazioni di produttori, nel corso degli anni Vendemmia a Torino – Grapes in Town è diventato un evento diffuso su tutto il Piemonte, (la scorsa edizione ha registrato 300 eventi nella Regione dal 22 ottobre al 7 novembre), tanto da usare sempre meno il nome Vendemmia a Torino, in favore di quello che era nato come sottotitolo, Grapes in Town, che a tutti gli effetti è diventato il marchio con cui la kermesse è conosciuta dalla stampa e dagli operatori del settore fuori regione. Anche per questo, a partire dal 2021 le conferenze stampa dall’edizione del 2021 sono state fatte al TTG di Rimini, con l’obiettivo di promuovere la manifestazione anche su scala nazionale.

Nonostante il format sia rimasto invariato, con percorsi di degustazione vinivisite guidateconferenze ed eventi off, il programma si è arricchito sempre di più grazie alla potenzialità della rete digitale, che già nella seconda edizione si è dimostrato vincente. Con il supporto di influencer e blogger del settore, con i quali abbiamo lavorato nei mesi successivi all’evento per riuscire ad ampliare il target, ascoltando e cercando di rispondere alle esigenze dei follower e degli utenti che ci seguivano sia su Facebook che su Instagram.

Così, anche uno degli appuntamenti storici di Vendemmia a Torino – Grapes in Town, quali convegno delle vigne urbane, organizzato al fine di valorizzare la vigna urbana di Torino – Villa della Regina e così promuovere anche un turismo sostenibile (che ha portato, proprio durante la nostra manifestazione, alla creazione dell’associazione Urban Vineyards Association. I convegni hanno iniziato ad essere seguito da un target di pubblico sempre più giovane e l’associazione si è espansa con nuovi ingressi internazionali di vigne urbane in Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti.

Questo interesse ci ha portato a installare, durante la manifestazione, una vigna didattica nei Giardini dei Musei Reali, al fine di offrire ai visitatori l’opportunità di scoprire i più prestigiosi vitigni piemontesi, che costituiscono uno dei più importanti patrimoni enoici del mondo.

Anche per quanto riguarda le location è stata adottata una strategia sempre più inclusiva: il concetto di “buon vino”, inteso come momento conviviale della tradizione contadina, si è tradotto in “accessibilità a tutti”, per riuscire, nel corso delle ultime edizioni, ad andare oltre quelle che nella società odierna sono considerate purtroppo delle barriere. Abbiamo così arricchito il programma dell’evento con servizi per i disabili: dal degustibus, il bus che porta gratuitamente le persone con disabilità motorie dal centro città a Villa della Regina, ai podcast per gli ipovedenti; dall’aggiunta ai sottotitoli nei video sui social agli interpreti della lingua dei segni (LIS) per i sordomuti.

Grazie a Grapes in Town il vino si è fatto ambasciatore della (ri)scoperta del patrimonio rurale, storico e culturale del nostro Paese, che deve continuare ad essere tutelato, valorizzato e promosso. Questo ci ha condotto ad una riflessione concreta: gli italiani, nell’assaggiare il vino si prendono il loro tempo per conoscere il produttore, scoprire la storia della cantina e assaporarne la filosofia. In altre parole: hanno «sete» delle tradizioni piemontesi, intese a 360°.

 

EDIZIONE 2021 E 2022

Una bella sfida, quella del Covid, e proprio per questo l’edizione 2021 è stata phygital, volendo essere una edizione di “transizione”, riuscendo poi ad organizzare, durante l’ultima edizione del 2022, un palinsesto interamente dal vivo. Edizione, anche questa, che si è confermata inclusiva, e per lo speciale Natale, Grapes in Town – Xmas edition (questo il nome scelto per l’evento) abbiamo avuto in programma una blind masterclass condotta da un produttore ipovedente. Esempio, questo, che Grapes in Town è sempre più attenta alle tematiche del sociale e si è affacciata da poco anche al vino biologico, altro tema su cui è necessario fare delle ricerche e approfondire il discorso.

EDIZIONE 2020

La pandemia, sebbene all’inizio potesse sembrare un ostacolo per lo svolgimento dell’edizione 2020, ci ha permesso di ideare un format interamente digitale, con 32 dirette social, durante le quali gli utenti potevano brindare con noi con il vino “scelto” per quella determinata puntata. Vino che ognuno era libero di ordinare e acquistare direttamente dai produttori – i quali hanno provveduto ad uno sconto ad hoc per la manifestazione -, per poi conoscere in diretta le varie cantine e fare un tour virtuale delle stesse. Abbiamo affrontato il tema del vino anche dal punto di vista letterario, artistico, religioso, musicale, cinematografico, della scienza e del benessere, includendo una serie di workshop su quello che all’epoca era un’attività quasi del tutto sconosciuta e che oggi, invece, è una strada intrapresa da molti professionisti, il digital wine marketing: spiegare alle cantine come comunicare sulla rete digitale e sui social.

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